giovedì 25 giugno 2009

Bocciare non rende più seria la scuola

Repubblica/Napoli:
25-06-2009
DAI QUADRI pubblicati dalle scuole in questi giorni risulta un aumento significativo dei bocciati.
In tutti gli ordini di scuola, soprattutto nella media inferiore. ultimo rapporto Ocse, pubblicato sempre in questi giorni, boccia la scuola italiana.
Il ministro Gelmini ha messo insieme queste due notizie dicendo: mi dispiace che dei ragazzi vengano bocciati, ma ciò dipende dal fatto che la scuola sta diventando più seria, come richiede appunto il rapporto dell' Ocse.
La verità è che l' aumento dei bocciati è stato determinato dai provvedimenti ministeriali, incoerenti in sé e contraddittori nel loro succedersi.
Provvedimenti che hanno creato disorientamento e si sono prestati alle più diverse interpretazioni da parte delle scuole.
I bocciati sono aumentati, inoltre, perché le scuole, avendo avuto meno risorse umane e finanziarie, hanno ridotto l' offerta formativa.
Innanzitutto hanno creato confusione i provvedimenti sul voto in condotta: non fa media, fa media; si boccia con il cinque in condotta; chi ha un certo tipo di sospensione ha cinque in condotta, anzi no. Poi sui voti in genere: per essere ammessi all' esame di maturità occorre avere la sufficienza in tutte le materie, ma dall' anno prossimo. Quest' anno no; però si è ammessi con la media del sei, senza la condotta. Contrordine: voto di condotta incluso.
Ancora più caotica la situazione nella scuola di base, dove sono stati reintrodotti i voti numerici. I docenti delle medie, a fronte di lacune o risultati modesti, volevano far passare gli alunni più deboli alla classe successiva con un sei "rosso".
Il ministro ha detto che il sei è sei, e chi aveva meno di sei lo bocciassero pure. Non si è resa conto il ministro, e nessuno dei suoi consiglieri, di non aver previsto per questi bambini una sospensione di giudizio e un' attività didattica di recupero, come avviene alle superiori.
O più semplicemente ha voluto risparmiare i soldi dei corsi di recupero.
L' anno scolastico che si sta concludendo ha visto un taglio significativo dell' organico dei docenti e degli ata, non bilanciato da nessuna iniziativa di riorganizzazioneo di integrazione con servizi presenti sul territorio.
Vede ancora in grosse sofferenze finanziarie le scuole, che hanno nominato meno supplenti, hanno ridotto l' acquisto di sussidi, ma anche le spese di funzionamento. Hanno avuto meno soldi e spesso hanno dovuto contare sui contributi delle famiglie per far fronte a delle urgenze.
A queste due cause sull' aumento dei bocciati, entrambe derivanti da precise responsabilità del governo e del ministro, se ne aggiunge una terza, interna alle scuole. Trai docenti c' è un gruppo ampiamente minoritario di nostalgici, che col voto premiano o puniscono, mai valutano. Che ritengono il momento del giudizio il più alto della loro professione.
Che non riescono a legare la valutazione degli alunni con un progetto di recupero delle loro lacune. Questo gruppo di insegnanti aspettava con ansia l' occasione di riscatto, e la Gelmini gliela ha offerta. Per gli studenti deboli le cose non andranno meglio in seguito.
Perché sono previsti, come è noto, tagli massicci, più di oggi, e ancora meno risorse. E poi perché si faranno passare per riforme i prossimi, pesanti interventi di razionalizzazione.
L' Ocse ha pubblicato un' indagine che forse ci spiega perché aumentano i bocciati in Italia. L' indagine riguarda temi strategici, quali l' apprendimento, la valutazione, la carriera dei docenti, il reclutamento.
Dà inoltre suggerimenti per contenere la spesa, migliorare e rafforzare l' autonomia, la qualità dell' insegnamento, la professionalità dei dirigenti, le prestazioni degli alunni, i risultati delle scuole.
L' Ocse boccia la scuola italiana perché i livelli di apprendimento degli studenti sono trai più bassi. Le strutture scolastiche sono vecchie e spesso senza palestre e laboratori moderni.
Manca la valutazione delle scuole e dei docenti, per i quali non c' è un reclutamento efficace e non c' è riconoscimento del merito.
Anche la valutazione degli studenti lascia a desiderare. C' è poco da compiacersi, come fa la Gelmini.
C' è da spendere invece un sacco di soldi. Quando risolveremo tutti questi problemi, la scuola sarà finalmente seria. E forse non boccerà più nessuno. La scuola seria promuove, non boccia.
Tutto il contrario di quello che pensa e dice il ministro. -


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E’ il momento di tornare a farci sentire, le raccolte di firme non bastano più.

Con la controriforma delle intercettazioni e della cronaca giudiziaria, il regime punta a salvare i delinquenti e a privare i cittadini della necessaria informazione: vuole espropriarci di quel diritto che Luigi Einaudi definiva “conoscere per deliberare”.

Per questo il Fatto Quotidiano ha deciso di esordire in pubblico, prim’ancora di uscire nelle edicole, organizzando subito una notte bianca “No Bavaglio”. Perché la ragione sociale del nostro giornale è proprio questa: informare.

Ci troveremo tutti insieme la sera di mercoledì 8 luglio a Roma (il luogo lo stiamo scegliendo, per non lasciare fuori nessuno), per incontrarci e dire no alla legge eversiva e golpista del Signor P2 che mira a disarmare la magistratura e a imbavagliare la libera stampa.

Inviteremo sul palco giornalisti, scrittori e artisti per un grande happening di protesta, di satira, di testimonianza, ma soprattutto di informazione.

Spiegheremo la controriforma nel dettaglio, leggeremo e faremo ascoltare in originale le intercettazioni e le carte giudiziarie, anche inedite, dei grandi scandali politico-finanziari che il regime vuole nascondere ai cittadini.

I partiti e i politici di opposizione che vorranno aderire e partecipare tra il pubblico saranno i benvenuti.

Tenetevi liberi, invitate gli amici e restate in contatto con i nostri blog: ogni giorno vi aggiorneremo sugli sviluppi dell’iniziativa.
Più siamo, più il bavaglio si allontana.

Antonio Padellaro e Marco Travaglio
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Il magazine settimanale del quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung Magazin ha dedicato la copertina ed il servizio di copertina dell'ultimo numero al nostro paese: il titolo che compare in copertina potrebbe essere tradotto con "un brutto stivale" ed è accompagnato da un eloquente sottotitolo, "in questo momento in Italia tutto quello che può andare storto va storto".

Il servizio di copertina (del quale Italiadallestero fornisce la traduzione integrale) ha come autore, Alexander Stille che, nelle scorse settimane, è stato assolto dalle accuse di diffamazione a mezzo stampa nei confronti di Fedele Confalonieri. "Sempre più a fondo" è il titolo dell'articolo di Stille che attacca sin dall'apertura: "La situazione della nazione e' disastrosa, la politica e' corrotta, l'economia e' agli sgoccioli. E l'unico che avrebbe il potere di fare qualcosa al riguardo è il capo del governo. Ma a lui interessa solo la sua ricchezza. Italia, che cosa sei diventata?".

"Il fatto che l'Italia non solo accetti Berlusconi e le sue sciocchezze, ma le condivida pure", continua Stille, "è un sintomo di un paese in profonda crisi con una travagliata economia stagnante. Un paese paralizzato e profondamente frustrato, nelle mani di pochi gruppi di interesse, e in una situazione per cui non e' né in grado né disposto a cambiare qualcosa. Un paese dove la popolazione e' fondamentalmente disgustata dalla classe politica e per questo vota un uomo che per lo meno non nasconde di voler fare innanzitutto i propri interessi".

Il Presidente del Consiglio, nelle sue gaffe, i suoi ammiccamenti, le sue volgarità, si comporta come "un magnate dell'industria abituato ad essere circondato da subalterni e lecchini che automaticamente ridono per ogni stupido scherzo. Un uomo che ha un tale potere da non far più distinzione tra comportamento pubblico e privato, che si comporta in tutto il mondo come se fosse a casa sua dove anche una barzelletta priva di tatto causerebbe sicuramente delle risate". Ma ce n'è anche per la stampa italiana, "il poco critico panorama mediale italiano" che fa sì che sia sorpreso "quando la stampa internazionale non gli riserva lo stesso approccio di sottomissione






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